Hanno condiviso le mie parole

domenica 29 gennaio 2012

SILENZIO

I dialoghi frammentati sembravano essere un unico libro di tensioni, paure, sorrisi, passioni e desideri. Un libro che di giorno in giorno si scriveva da solo, che raccontava di un uomo che protegge il suo passato e di una donna che affronta il suo presente. Usato, maltrattato, custodito…ma un libro ancora da scrivere. Tante le parole, le sensazioni, I desideri che non placavano la voglia di guardarsi, di sfiorarsi, di incontrarsi. Dopo aver pensato per un istante che le loro vite si erano incrociate in un mondo finto fatto di persone vere e aver capito che le loro anime si erano sfiorate…lei entrò in quella casa. Con una sorta di passo furtivo cercava di memorizzare tutti i profumi e i colori, sperando di trovarne. Quante percezioni ad ogni passo che la spingevano sempre oltre. Non ebbe mai paura di scoprire. L’ambiente era caldo, misterioso, pieno delle sue paure, dei suoi sogni, del suo essere. Lui così meravigliosamente abituato ad accogliere, si accorse del suo disagio e riuscì a contenerlo. Lei non si chiese mai cosa stesse facendo in quel luogo e non pensò mai che fosse sbagliato trovarsi lì. Iniziò il gioco delle parti, poiché l’unico desiderio per entrambi era di avere l’altro completamente, corpo e mente, ma con una tenera differenza dalle altre volte. Doveva essere speciale, unico, perchè come l’incontro tra il bianco e il nero, il giorno e la notte, il sole e la luna…il buio e la luce. Ancora parole, ancora sensazioni e desiderio ma adesso amplificati e penetranti, resi tangibili dagli sguardi e dal muoversi dei loro corpi. L’atmosfera, fino a quel momento artefatta, iniziò a vivere quando le loro mani si sfiorarono per sbaglio. Un tuffo al cuore, uno strappo nella mente, un fuoco che arde sul ghiaccio. Quel toccarsi distrattamente fu la porta che aprì la stanza delle emozioni vere, quelle che provi solo quando ti fidi completamente. In quel momento furono uno davanti all’altra nudi da ogni ruolo, da ogni corazza, da ogni maschera…le stesse due persone che scoprivano le loro profonde diversità che, così uguali, li accomunavano. Silenzio: gli sguardi urlano, essi sono lo specchio dell’anima. Sia l’uno che l’altra poterono finalmente scrutarsi dentro, accorgendosi di specchiarsi da due lati diversi di uno stesso vetro riflettente. Un bacio…l’eclissi. Il sole e la luna si incontrano, per alcuni un cattivo presagio, per altri un mistico accadimento, per loro fu il vetro che si infranse permettendogli di guardarsi veramente, di toccarsi, di unirsi. Ancora e ancora baci, come se la bocca fosse l’unica parte del corpo capace di trasmettere le loro emozioni, come se fosse l’unica fonte dal quale ricevere sensazioni, come voler imprimere nell’altro il proprio segno. I loro corpi erano caldi, segnati soltanto dai brividi che li percorrevano, le mani si muovevano lentamente curiose di scoprire, ansiose di trovare. Non esisteva nulla intorno come quando ti senti solo in mezzo alla folla, ma era bello. Bello come quando filtra un raggio di sole pronto a scaldarti, come quando cala la notte pronta a cullarti. Il buio adesso non faceva più paura e la luce non illuminava parti sconosciute, solo un insieme di riflessi e ombre dati dai loro movimenti sensuali vicino al fuoco di quel camino che sembrava incorniciarli. I loro corpi seminudi desiderosi di appartenersi erano guidati dalle pulsioni delle loro anime che, continuando a toccarsi, si avvicinavano ancora di più, quasi pronte a scambiare padrone. Non ci fu bisogno di parlare…avevano parlato tanto. Dovevano comunicare attraverso le emozioni, i lamenti, i sospiri, gli abbracci, gli sguardi. Quando la stringeva con forza lui la guardava pronto a fermarsi se avesse percepito dolore, sofferenza o peggio…paura. Lei era come una rosa della quale riusciva a sopportare le spine, quelle spine che non feriscono fuori ma dentro. Non quel dolore che lui tanto riusciva ad infondere, sopportare e controllare, quello piuttosto che ti sconvolge dentro e ti confonde. Mentre la avvolgeva lui sentiva i suoi capezzoli che sembravano pugnali di passione, le sue braccia catene di desiderio…il suo corpo gli urlava "Entra dentro di me, nella mia anima e dimentica l’uscita perchè ciò che troverai è bello, anche se dovesse essere un solo soffio di vento". Silenzio: l’eclissi totale. Il sole e la luna sono perfettamente allineati. I due erano perfettamente uniti, un solo corpo, una sola anima. Non per qualche ora ma per tutta la notte e forse per tutta la vita perchè il segno del nero sul bianco e evidente quanto quello del bianco sul nero, perchè due anime seppur diverse possono unirsi, perchè il giorno incontra sempre la notte prima di spegnere la sua luce, perchè il sole illumina la luna anche se essa ha un lato oscuro.  "There’s so many different worlds. So many different suns. And we have just one world. But we live in different ones".  Brothers in Arms – Dire Straits

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