Hanno condiviso le mie parole

venerdì 29 agosto 2014

TORMENTO E DESIDERIO

Scendiamo dalle auto quando ci vediamo, io non mi muovo, ti aspetto appoggiata alla mia, tu ti avvicini lentamente, non parliamo, non ci salutiamo, ci fissiamo negli occhi con insistenza, quasi con paura di distrarsi...Mi sei addosso, mi passi un braccio attorno alla vita e mi tiri verso di te stringendo il mio bacino contro il tuo, fermi per un istante, ci muoviamo appena per godere dell'aderenza e del calore dei corpi, sentiamo il nostro desiderio, la voglia di appiccicarsi, aderirsi, penetrarsi. Sempre fissandomi e stringendomi avvicini la tua bocca alla mia...solo pochi leggerissimi baci con la punta delle labbra tutto attorno alle mie, da un angolo all'altro, poi d'un tratto spalanchi le tue fauci e forzi le mie con una lingua prepotente che cerca avida la mia, cerca salive da mischiare, cerca calore intimo, cerca gli angoli più remoti per frugarti come se mi stessi scopando, con lentezza, con passione, per godermi. Poi mi lasci con la bocca ancora socchiusa, ansimante, mi pieghi la testa di lato e ti metti in bocca un intero orecchio, riempiendolo di un intenso calore, di un senso di lieve umido, guizzandoci fin dentro con la punta della lingua, poi scendi a succhiare il lobo e subito con la lingua a lasciare un velo umido lungo il tendine del collo, sentendo le vene che pulsano, il mio respiro corto, fino a mordere delicatamente la spalla, riempiendomi di brividi che mi vanno dritti nel cervello come scariche elettriche......poi di nuovo in bocca, con la lingua ad assaporare il morbido caldo umido della mia, a violarmi a tratti con violenza appassionata, a tratti più lento, profondo, intenso. Intanto cerchi le mie natiche da prendere a mani aperte facendo aderire sempre più il mio bacino al tuo, facendomi sentire il tuo sesso che si indurisce, sali sulla schiena quasi graffiandola e poi stringendo il mio seno al tuo petto fino a togliermi il fiato, quasi alzandomi da terra. Mi stacchi di colpo...senza toccarmi fissi i miei occhi, la mia bocca protesa. Mi stringi di nuovo riempiendomi la bocca, risucchiando la mia saliva, inondandomi della tua. Un attimo........ci stacchiamo di nuovo, sappiamo tutti e due che un attimo ancora e potresti sbattermi sul cofano dell'auto, spogliarmi, penetrarmi....non possiamo.......non qui......non in mezzo alla strada......andiamo, corriamo.... Il viaggio in auto è un tormento, desidero stringerti toccarti, sentirti.......e tu lo stesso, sono sudaticcia, il mio sesso pulsante, il respiro di cui non riusciamo a riprendere un controllo completo. Ogni tanto mi prendi una mano e ne succhi le dita, lecchi il palmo affondandoci il viso, bagni il polso leccandolo lentamente e sali fino all'interno del gomito che mordicchi leggero.....non puoi di più, guidando...... Finalmente arriviamo! Davanti a me c'è un bellissimo castello medievale adibito ad albergo, l'atmosfera è da favola; in reception mi sembra di essere in un film, hai presente la classica coppia clandestina che si vede lontano un miglio, eccitati, imbarazzati dalla loro stessa eccitazione, che cercano di essere disinvolti, non riuscendo in alcun modo a nascondere la fretta di salire in camera.......... La camera è di sapore antico, ma nelle nostre menti sovraeccitate diviene un luogo intriso di profumi peccaminosi, avvolti in chiarore che penetra non troppo intenso dalla grande finestra socchiusa. Sul tavolo mi hai fatto trovare un grande mazzo di fiori che spande odori freschi e dolciastri, appesantiti dal calore che ci avvolge. Mi stringi di nuovo a te, con impeto, quasi con violenza, in piedi in mezzo alla stanza, stavolta esplorando ogni angolo del mio corpo senza remore, baciandomi a perdifiato, bagnandomi, riempiendomi. Infili le mani in tutti i pertugi che riesci a trovare nei miei abiti. Con una mi alzi da dietro la gonna e godi finalmente della pienezza dei miei glutei nudi da spremere, da accarezzare, con l'altra sali sulla schiena da sotto la camicia, mi stropicci disordinatamente i muscoli attorno alla spina dorsale ... Esserti accanto al momento del risveglio, per godere di ogni tua stilla di profumo di pelle ed intimità che si è accumulata in una notte sotto il lenzuolo, per accarezzarti, stringerti, che ancora sei in un languore di dormiveglia eccitato.....

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